L’articolo del mese: il Castanea sativa (castagno europeo)

L’articolo del mese: il Castanea sativa (castagno europeo)

21 Ottobre 2024 di A.M.E.R.

Nome scientifico: Castanea sativa Mill.

Famiglia: Fagaceae

Nome italiano: castagno europeo

Descrizione botanica:

il castagno europeo è un albero deciduo che può raggiungere l’altezza di 30 metri. Il portamento è maestoso e la chioma, espansa e rotondeggiante, sovrasta un tronco di dimensioni notevoli con corteccia di colore cinerino e dall’aspetto liscio. L’apparato radicale è costituito da un fittone di limitato sviluppo in profondità e da radici laterali molto ramificate che consentono alla pianta di saldarsi tenacemente al suolo.

Le foglie sono lunghe fino a 20 cm e larghe fino a 10 cm, brevemente picciolate, semplici, alterne, di forma lanceolata, seghettate al margine e con apice acuminato. Spesso sono di dimensioni ragguardevoli e possono raggiungere i 20 cm di lunghezza.

La pianta è monoica, presenta cioè dei fiori unisessuali separati tra loro: i fiori maschili si riuniscono in glomeruli che formano, a loro volta, amenti di colore biancastro lunghi 5–15 cm che si sviluppano all’ascella delle foglie

I fiori femminili sono sessili, cioè privi di peduncolo; posti alla base dei fiori maschili, si presentano a gruppi di due o tre, avvolti da un involucro verde.

Il frutto è un achenio, ovvero un frutto secco con un solo seme rivestito da una parete coriacea aderente al seme, ma non saldata ad esso. È comunemente chiamato castagna e ha un pericarpo marrone, glabro all’esterno e tomentoso all’interno. All’interno di un involucro spinoso, comunemente chiamato “riccio”, sono racchiusi gli acheni in numero variabile da 1 a 3. L’apice della castagna presenta un piccolo prolungamento frangiato detto “torcia”

CURIOSITA’

Le api sono solite visitare le piante di castagno per la produzione di miele ed anche per l’approvvigionamento del polline.

Oltre al nettare e al polline il Castanea sativa può offrire anche la produzione di melata, secrezione zuccherina emessa dalla maggior parte dei Rincoti Omotteri (insetti come ad esempio quali Lachnus roboris L., Myzocallis castanicola e Parthenolecanium rufulum) che si nutrono della linfa delle piante.

Le castagne secche sono nutrienti quasi quanto il frumento: contengono il 59% di amido, il 4,7% di proteine, il 3% di grassi, vitamine B1, B2, PP e C ed elementi minerali tra cui calcio, ferro e potassio. Anticamente erano considerate utili per curare la febbre, la tosse e per prevenire la peste; addirittura erano attribuiti a questi frutti poteri afrodisiaci. La medicina attuale sottolinea il valore energetico delle castagne e le proprietà rimineralizzanti e tonicizzanti, particolarmente utili per chi pratica attività sportiva.

Come sappiamo esiste nel nostro territorio un albero abbastanza simile al castagno, l’Aesculus hippocastanum, l’ippocastano. Come distinguerlo dal Castanea sativa? Innanzitutto la corteccia ha la tendenza a desquamarsi in placche. I fiori sono ermafroditi e si riuniscono in grandi pannocchie lunghe fino a 20 cm che sono rivolte verso l’alto.

Le foglie sono palmate con 5/7 foglioline lanceolate e col margine dentato. L’ultimo carattere distintivo è riscontrabile nel frutto: la castagna dell’Aesculus hippocastanum è più rotonda di quella del Castanea sativa ed è priva della “torcia”, i peletti che caratterizzano la specie edule. Nasce inoltre all’interno di un riccio che presenta aculei radi e piuttosto tozzi.

ARIANNA CANCELLIERI