L’articolo del mese: Trametes versicolor

L’articolo del mese: Trametes versicolor

20 Novembre 2024 di A.M.E.R.

Trametes versicolor, noto anche come Coriolus versicolor (L.) Quél o Polyporus versicolor L(Fries), è
facilmente riconoscibile per i cappelli a forma di ventaglio, disposti in file sovrapposte e per le bellissime
zonature colorate che gli hanno valso il nome “versicolor” (“di vari colori”).
Una specie lignicola che cresce durante tuto l’anno su ceppaie e rami marcescenti di diverse latifoglie e
raramente su conifere. Appartiene a un gruppo di funghi lignicoli che provocano carie bianca, e sono
specializzati nel degradare prevalentemente la lignina grazie alla produzione di enzimi ligninolitici quali la
fenolossidasi extracellulare.
Trametes versicolor riveste un importante ruolo ecologico per gli ecosistemi; nell’arco di solo alcune stagioni è in grado di degradare completamente il legno della pianta ospite e con l’ausilio di altri funghi lignicoli di trasformare tutti i costituenti della cellula vegetale in sostante utilizzabili da altri microrganismi e non per ultimo in sostanze minerali e nutrienti utilizzate di nuovo dalle piante.

È una specie molto comune e diffusa in tutto il mondo, dai boschi temperati d’Europa, a quelli di Asia e del Nord-America.

Nella sistematica micologica lo troviamo inserito nella divisione Basidiomycota, classe Agaricomycetes,
ordine Polyporales, famiglia Polyporaceae, Genere Trametes.
Grazie al suo particolare portamento e ai suoi colori si è fregiato di numerosi appellativi ed è infatti conosciuto in America come “Turkey tail” ovvero “coda di tacchino” per la forma dello sporoforo che
richiama una coda aperta di tale volatile. In Cina è chiamato “Yun zhi” che significa “fungo delle nuvole” e in Giappone è conosciuto come “Kawaratake” che significa “fungo che cresce lungo il fiume”.

Basidioma annuale, sessile, a forma di ventaglio, coriaceo, largo 2-10 cm e spesso circa 3 mm, con il margine sottile, lobato e ondulato, imbricato e spesso saldato lateralmente con altri sporofori. La superficie superiore sterile, tomento, mostra zonature concentriche molto marcate, vellutata e presenta colorazioni estremamente variabili che vanno dal grigio al nerastro, marrone, ocraceo, brunastro, giallastro, rossastro, blu intenso e persino verdastro. La parte fertile chiamata imenoforo è formata da tubuli corti e i pori sono piccoli, in numero di 2-4 per mm, rotondi o leggermente angolosi. Il colore generale della superficie fertile è biancastro, crema o ocraceo. Carne o contesto di consistenza coriacea e tenace. Questa specie presenta una linea nera di demarcazione tra contesto e tomento che la differenzia dalle altre specie.

È possibile confonderlo con Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. o Cerrena unicolor (Bull. : Fr.) Murrill
con la quale condivide l’habitat oppure con altre specie di Trametes come il Trametes ochracea (Pers.) Gilb.
& Ryvarden che si differenzia per l’assenza della linea nera tra il contesto e il tomento.
Per secoli T. versicolor è stato una specie molto apprezzata in Asia per le sue proprietà terapeutiche nella
medicina tradizionale cinese (MTC). Oggi è considerato un componente farmacologico ampiamente
utilizzato in Giappone, grazie ad importanti studi condotti negli ultimi trent’anni sulle sue proprietà
antitumorali.

Principi attivi e benefici:

  1. Polisaccaride K (PSK): è il principale componente bioattivo di T. versicolor. Ha dimostrato di avere
    proprietà immunostimolanti, antitumorali, antivirali e antibatteriche. Il PSK viene utilizzato come
    coadiuvante nella terapia del cancro, in particolare in Giappone dove è approvato come farmaco (Krestin) dal 1990, il cui principio attivo è la Crestina, isolata per la prima volta nel 1965.
  2. Polisaccaride-peptide (PSP): simile al PSK, ha dimostrato di avere effetti benefici sul sistema immunitario e di possedere proprietà antitumorali.

    Studi scientifici hanno dimostrato che T. versicolor può:
    1. Stimolare il sistema immunitario: aumenta l’attività delle cellule del sistema immunitario come linfociti, macrofagi e cellule natural killer che aiutano a combattere infezioni e malattie.
    2. Avere effetti antitumorali: inibisce la crescita di cellule tumorali e può aumentare l’efficacia della
    chemioterapia e della radioterapia.
    3. Migliorare la salute dell’apparato digerente: favorisce la crescita di batteri benefici nell’intestino e può aiutare a ridurre l’infiammazione.
    4. Avere effetti antiossidanti: protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
    Possiamo aggiungere che T. versicolor è usato anche in campo veterinario dove ha ottenuto risultati
    notevoli, con finalità immunonutrizionali nell’affrontare la scelta del trattamento palliativo in animali da compagnia con fibrosarcoma.

    Un fungo non solo dai colori variopinti, ma dalle molteplici proprietà e benefici per la salute e per
    l’ambiente anche come importante decompositore nel biorisanamento dei suoli poiché capace di degradare un’ampia varietà di contaminanti.


    Julissa Pineda C.