Abstract
Riassunto
Negli anni ‘90 alcuni studiosi hanno descritto il ruolo dei funghi micorrizici arbuscolari nel favorire l’insediamento delle piante e la loro resilienza nelle dune costiere sabbiose. In tale ambiente, infatti, i partner fungini conferiscono alle piante ospiti migliori, relazioni idriche e nutrizionali e una maggiore resistenza agli stress in particolare a quelli ambientali. La ricerca scientifica ha chiarito che le capacità di stabilizzare le dune sabbiose è dovuta anche al contributo delle ife dei funghi simbionti in grado di formare aggregati stabili del suolo e di incrementare la sostanza organica. L’equilibrio instaurato in questo ecosistema è tuttavia molto fragile in quanto il disturbo del suolo dovuto alla forte e crescente influenza antropica sta provocando in diverse aree una forte erosione. Si riporta un approfondimento, utilizzando come modello il caso studio del Parco Nazionale del Circeo, dove già sono disponibili dati e studi svolti in precedenza dall’autore, per prospettare le possibili soluzioni per la gestione delle piante autoctone micorrizate al fine di evitare la degradazione di tali aree e la conseguente erosione delle dune. La protezione delle dune dall’erosione permette di conservare anche la biodiversità dei funghi micorrizici di particolare interesse per le applicazioni in agricoltura sostenibile. Nel Parco Nazionale del Circeo e anche in molti Parchi della Regione Lazio le aree sottoposte a tutela convivono con quelle destinate all’agricoltura perché instauratesi, in molti casi, prima dell’istituzione dei Parchi stessi. Si discute sull’utilizzo e sulla gestione dei funghi micorrizici autoctoni per convertire l’agricoltura convenzionale ad una agricoltura più sostenibile ed evitare la non intenzionale diffusione di specie fungine aliene tramite inoculi commerciali. Infine, ci si sofferma sulla possibilità di riduzione di fertilizzanti e di pesticidi attuando colture sostenibili con piante micorrizate e sulla qualità dei prodotti ed alimenti sostenibili che ne deriverebbero.
Abstract
In the 1990s scientists defined the role of arbuscular mycorrhizal fungi in favoring plant settlement and their resilience in sandy coastal dunes. In this environment, in fact, the fungal partners confer to the host plants better water and nutritional relationships and a greater resistance to stress especially to the environmental one. The scientific research has clarified that the ability to stabilize the sand dunes is also due to the contribution of symbiont hyphae able to form stable aggregates of the soil and to increase the organic substance. The equilibrium established in this ecosystem is however very fragile as the disturbance of the soil due to the strong human influence is causing a severe erosion in various areas. It is provided a scientific-technical insight, using as a model of the case study the Circeo National Park, where data and studies previously conducted by the author and many other scientists are already available, to envisage workable solutions for the management of autochthonous mycorrhizal plants to avoid the degradation of these areas and the consequent erosion of the dunes. The protection of the dunes from erosion allows also preserving the biodiversity of the arbuscular mycorrhizal fungi of interest for applications in sustainable agriculture. In the Circeo National Park and in Parks of the Lazio Region the protected areas coexist with those destined for agriculture because they were established, in many cases, before the Parks themselves. There is discussion on the use and management of autochthonous mycorrhizal fungi to convert conventional agriculture to more sustainable agriculture and to avoid the unintentional spread of alien fungal species. Finally, it presents a focus on sustainable products and foods since mycorrhizal fungi play a key role in allowing the production of quality food and the reduction of chemicals and water waste.