Note sulla coltivazione di una pietra fungaia
Numero 108
V. 108 (2019), Articoli / Articles
Numero 108
V. 108 (2019)

Note sulla coltivazione di una pietra fungaia

Note sulla coltivazione di una pietra fungaia

Articoli
148-155
Pubblicato 2020-01-01
  • Gian Luigi Rana
  • Michele Palumbo
Gian Luigi Rana
Michele Palumbo
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Parole chiave

Gian Luigi Rana, Michele Palumbo fungal stone, Polyporus tuberaster, cultivation, Graniti, tartufi fungarii, tuber, pietre fungali, pietre fungifere, fungal stones, pierre à champignons, Boletus tuberaster, Polyporus coronatus, Polyporus lentus, Leucoporus forquignonii, Grifola tuckahoe, Polyporellus tuberaster, pseudosclerozi

Come citare

Rana, G. L., & Palumbo, M. (2019). Note sulla coltivazione di una pietra fungaia. Rivista Micologica Romana. Bollettino dell’Associazione Micologica Ecologica Romana, 108(3), 148-155. Recuperato da https://www.ameronlus.it/ojs/index.php/rmr/article/view/35
ACM ACS APA ABNT Chicago Harvard IEEE MLA Turabian Vancouver

Abstract

Riassunto: Gli Autori, dopo un’introduzione riguardante le fuorvianti ed errate notizie sul peso di presunti grossi tartufi ed alcuni riferimenti storici sulla pietra fungaia, descrivono una prova quinquennale di coltivazione di uno pseudosclerozio di Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr., trovato in Campania presso il lago di Laceno e ne indicano la relativa resa in basidiomi.

Abstract: Authors, after an introduction dealing with either wrong and misleading news about weight of hypothetical big truffles or some historical notices on fungal stone, describe a five-year cultivation trial of a pseudosclerotium of Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr. originated in Campania (southern Italy) near Laceno lake and report the relative basidioma yield.

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