Report passeggiata didattica botanica a Castel Giuliano
LUOGO: CASTEL GIULIANO 288 m s.l.m.
DATA: 29 Febbraio 2020
RESPONSABILE: Arianna Cancellieri
COLLABORATORE: Gaetano Fanelli
Specie botaniche rinvenute:
Asparagus acutifolius -asparago selvatico
Cichorium intybus -cicoria selvatica
Arctium lappa -bardana
Alliara petiolata -alliaria
Anemone Apennina -anemone dell’ appennino
Asfodelus ramosus -asfodelo mediterraneo
Beta vulgaris -bieta selvatica
Bellis perennis -pratolina comune
Crepis vesicaria -radicchiella vescicosa
Cornus mas -corniolo
Clematis vitalba – vitalba
Calendula arvensis -calendula
Cynoglossum creticum -lingua di cane
Echium plantagineum -viperina piantaginea
Hypochoeris radicata – piattello
Lamium purpureum -falsa ortica purpurea
Melissa officinalis -melissa
Malva sylvestris -malva
Parietaria officinalis -erba vetriola
Papaver rhoesas -papavero
Plantago lanceolata -piantaggine
Lathyrus odoratus -pisello odoroso
Raphanus raphanistrum -ravanello selvatico
Ruscus aculeatus -pungitopo
Rumex obtusifolius -Romice
Ranunculus ficaria -favagello
Reichardia picroides -caccialepre
Silene alba -silene
Scolymushis panicus – scolimo comune
Sylibum marianum -cardo mariano
Sonchus oleraceus -crespigno degli orti
Sonchus asper -grespino spinoso
Stellaria media -centocchio
Salvia pratensis -salvia selvatica
Sanguisorba minor -erba noce
Taraxacum officinale -tarassaco
Umbilicus rupestris -ombelico di venere
Urtica dioca -ortica
Urospermum picroides -boccione minore
Valerianella locusta -gallinella comune
Castel Giuliano è una cittadina della campagna romana situata tra Bracciano, Manziana e Cerveteri ed a ridosso di una vasta area boschiva e praticola attraversata dal fiume Vaccina. La nostra passeggiata è iniziata la mattina con lo scopo, oltre che di raccogliere e studiare le varie essenze botaniche, anche di raggiungere la prima delle cinque cascate che questo percorso regala. Il sentiero semplice attraverso una sterrata ci ha consentito di godere dei doni della natura offerti dal bosco: asparago selvatico, corniolo in fiore, ma anche dai grandi prati incontaminati: cicoria, piattello, songino etc.
Raggiunta la cascata della Mola, molto suggestiva con un salto di oltre 30 m, ci siamo concessi un momento di riposo prima del rientro; seduti ai suoi piedi, con il sottofondo dello scroscio dell’acqua o passeggiando lungo il corso d’acqua che la genera. Rientrati al punto di partenza, accolti con la solita gentilezza e disponibilità, abbiamo potuto gustare i piatti caserecci e genuini offerti dall’agriturismo. Dopo il pranzo sono stati allestiti dei tavoli per procedere al riconoscimento, insieme al numeroso gruppo, delle erbe raccolte che, con l’ausilio di un cartellone, sono state catalogate. Affascinante passeggiata che ha arricchito ognuno di noi con la piacevolezza della compagnia e della condivisione.